Abandon All Ships – Malocchio


abandon1Degli italo-canadesi Abandon All Ships non si sentiva di certo la mancanza: il loro carico di post-hardcore spruzzato da ingenti dosi di elettronica tamarrissima aveva avuto modo di “allietarci” già con altri due full length di dubbia qualità, dove breakdown tutti uguali e clean vocals non esattamente di pregevole fattura si univano a basi elettroniche e tonnellate di sintetizzatori, mentre il tutto veniva condito dallo scream del non di certo memorabile vocalist Angelo Aita.

La formula torna qui proposta nella sua totalità: gli ingredienti già citati sono tutti presenti e lo capiamo sin dall’apertura affidata a “Reefer Madness”, dove all’improvviso veniamo travolti da un’inascoltabile stacco in stile dubstep che non riesce in alcun modo a legarsi al resto del pezzo. Con le tracce successive la solfa non cambia: ritornelli con cantato in pulito che fanno venir voglia di skippare il pezzo in ascolto, basi “dance” che paiono catapultare il malcapitato ascoltatore in disco (“Bloor Street West”), il cui più grande difetto è quello di suonare esageratamente ignoranti, terribilmente “zarre” ma soprattutto del tutto slegate dai pezzi (ascoltatevi “Miracle” per avere un’idea).

La mannaia della critica non calerebbe così impietosa su questi giovani festaioli di Toronto se riuscissero anche solo minimamente a dare una propria direzione ai pezzi, che invece sembrano procedere esattamente come una serata nelle peggiori discoteche di periferia: in maniera del tutto irrazionale. L’ esempio lampante è “Alive”, che se mi fosse stato presentato come un pezzo di Alex Gaudino non avrebbe lasciato spazio a dubbi  (a tradire ci sono giusto un paio di urla alla fine). Si salva qualcosa in questo “Malocchio”? La risposta è forse si, dal momento che “Cowboys”, pur nella sua mediocrità, riesce ad essere un brano piacevole: certo è che un pezzo decente su un totale di 10 non è un bilancio positivo. Un lavoro da dimenticare in fretta dunque: se siete in cerca di post-hc decente, lasciate perdere questa spazzatura trance-core e dirigetevi su altre band.

Voto: 3,5/10

Antonio Margiotta

www.facebook.com/abandonallships

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